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Ascoltare il proprio corpo e vivere il benessere: intervista con Sophie Ott

In occasione di questo Episodio 51 di ProsperityLive vi regaliamo una puntata con un ospite speciale. Ho intervistato per voi Sophie Ott: medico francese, esperta in biopsicogenealogia e terapie energetiche, che dal 2002 vive in Italia, a Piacenza. Sophie Ott, già dal 2003, dedica parte del suo tempo a seminari e attività. Questi hanno lo scopo di aiutare le persone ad aumentare la propria bioconsapevolezza, prendendo il proprio corpo come punto di partenza, vivendo in salute e sapendo con quale atteggiamento affrontare le malattie.

Ascolta “[051] Ascoltare il proprio corpo e vivere il benessere: intervista con Sophie Ott” su Spreaker.

Molto spesso la medicina convenzionale va a reprimere un determinato sintomo che si manifesta, trascurando di andare alla radice del problema. Con la biopsicogenealogia e la bioconsapevolezza si va invece nella direzione dell’ascolto del proprio corpo. Questo infatti comunica con noi, oltre a essere perfettamente competente e ad avere la capacità di guarirsi. Purtroppo siamo noi molto spesso a non fargli domande sulla causa di certi eventi fisici, o probabilmente non poniamo la giusta domanda.

Con Sophie Ott oggi parliamo dunque dell’enorme potenzialità degli esseri umani di riconnettersi al proprio potenziale di benessere. Partendo dal nostro mondo interiore possiamo andare a incidere sul nostro mondo esteriore, collaborando con noi stessi e non ostacolandoci, sperimentando uno stato di pace tra il corpo e la mente e riequilibrando gli squilibri energetici.

Ecco di cosa parleremo:

  • Sophie Ott: Biopsicogenealologia e Bioconsapevolezza
  • Il nostro corpo ci parla: fare la giusta domanda al nostro corpo e ascoltarlo
  • Bioconsapevolezza: salute a 360°: fisica, sociale, mentale
  • Il mondo interiore incide sul proprio mondo esteriore
  • Con la Bioconsapevolezza cambiare i pensieri per cambiare le azioni
  • Alcuni esempi di aree di intervento con la Bioconsapevolezza: peso forma, sonno, terapie complementari nelle diagnosi di cancro
  • Il libro di Sophie Ott: Supera una diagnosi da paura
  • Il prossimo libro in uscita: il tema sarà l’obiettivo del Peso Forma
Come prepararsi per i cambiamenti del nuovo algoritmo di Google

Come prepararsi per i cambiamenti del nuovo algoritmo di Google

Come prepararsi per i cambiamenti del nuovo algoritmo di Google. I tempi  moderni sono sicuramente all’insegna della velocità: tutti noi siamo sempre di fretta e la nostra concentrazione è limitata. E’ per questo che, anche online, vogliamo ottenere risposte veloci ai nostri quesiti e ai nostri bisogni. Google lo sa e si comporta di conseguenza. Come? Aggiornando di tanto in tanto il suo algoritmo, per premiare i siti che rispondono maggiormente a determinati parametri. Infatti un comunicato recente ci fa sapere che a Luglio 2018 l’algoritmo di Google cambierà nuovamente. Di questo interessante tema ci occupiamo nell’episodio di oggi di ProsperityLive.

Ascolta “[049] Come prepararsi per i nuovi cambiamenti del nuovo algoritmo di Google” su Spreaker.

Dal nuovo algoritmo di Google verranno premiati soprattutto i siti rispondenti ai criteri di: velocità e contenuti pertinenti. Non dobbiamo stupirci che Google continui a valutare molto positivamente i contenuti, oltre agli aspetti tecnici delle nostre pagine web. Infatti contenuti ottimizzati Seo, curati e articolati, tengono il lettore per un maggior tempo sul nostro sito e catturano la sua attenzione. D’altra parte il criterio della velocità è altrettanto importante, dal momento che oggigiorno la navigazione da mobile ha superato quella da Pc.

Le nostre pagine web devono essere quindi analizzate, rivisitate e aggiornate costantemente, per rispondere alle regole di Internet che cambiano. Infatti, come dicevamo anche nell’Episodio 39, i Siti Internet si sono molto evoluti nel corso del tempo.

Ecco di cosa parleremo:

  • Il nuovo algoritmo di Google e i parametri che premierà
  • Velocità: consigli per migliorare le prestazioni del nostro Sito Internet
  • Siti Ecommerce: come comportarsi in termini di velocità quando sono presenti sul sito molte immagini
  • Migliori prestazioni del sito: la scelta del Provider
  • Plugin utili per migliorare i nostri siti e per capirne mancanze e difetti
  • Contenuti: esempi di contenutistica pertinente
  • Come comportarsi con i contenuti vecchi presenti su un sito Internet
  • L’importanza dei link esterni e dei link interni

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Glocal Consulting gestione social Roma

I Social non fanno la felicità (ma aiutano)


Facebook, LinkedIn, Twitter, Instagram, Google Plus, Snapchat
… Sono solo alcuni dei più famosi social network, quei mondi (contenitori) che oggi catalizzano l’attenzione (e non solo) di tutti noi.

Essere sui social fa davvero bene? Intendiamoci meglio. Avere una presenza professionale di rilievo sui social, aiuta davvero? E’ un investimento di tempo/denaro così remunerativo?

Divido sempre il settore “vendite” in due tipologie: quelle dirette (tramite sistemi di vendita online pura) e quelle indirette. Quest’ultima modalità ha bisogno di strategie e tecniche ancor più sottili. Applicando una buona costruzione della mia brand image (considerazione del mio “marchio professionale”) sui social, sicuramente costruisco una comunicazione esterna di buona fattura.

Questo fa sì che possa godere di una discreta reputazione, e diventare nel tempo un (piccolo o grande che sia) punto di riferimento nel mio settore. In questo modo gli utenti, chi mi segue o i curiosi, vedranno in me (e nella società che rappresento) un “contenitore” di competenze specifiche. Probabilmente quindi riuscirò a proporre i miei prodotti/servizi anche ad un prezzo maggiore rispetto a prima.

Non solo: nel tempo è probabile che possa essere referenziato a contatti che conosco (o meno), proprio perché ben identificato assieme a determinate competenze.

Queste strategie (esporre le proprie competenze per diventare un riferimento nel settore) è già applicata da numerosi persone (leggasi influencer, almeno in alcuni casi) e aziende: proprio quest’ultime riempiono le loro pagine e canali ufficiali di news, spiegazioni, workshop, seminari (molti dei quali gratuiti). Non guadagnano oggi, ma domani di sicuro sì, perché hanno valorizzato una strategia presente per un risultato futuro.

Essere sui social fa bene (a livello professionale)? La mia risposta è sì, responsabilmente, e sempre attraverso una strategia accurata.

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Content Marketing. Scrivere tanto o meglio?

Content Marketing. Annosa questione. Scrivere tanto e far “volume” o poco ma di qualità?

Questa è la domanda che si fanno molti, moltissimi autori di contenuti. Gli algoritmi cambiano (ed anche piuttosto frequentemente a mio modesto avviso). A parte ciò, sono i colossi del web (Google, Facebook per citare due big) che dettano legge. I loro algoritmi determinano il successo o meno di uno o più contenuti, e quindi di siti, portali che si trovano a dover “inseguire” le regole del gioco.

Quindi la domanda ritorna periodica: scrivere tanto? Poco? Quante volte inserire la parole chiavi al proprio interno.

Facciamo chiarezza: senza dubbio è importante inserire parole chiavi che fungano da “anchor text” per l’utente ed i motori di ricerca. Ma il segreto, forse, è dietro l’angolo. Scriviamo contenuti originali, nostri, che siano accattivanti e possano incuriosire l’utente.

Contenuti esclusivi, appropriati (in qualche sito web andranno?), ricchi magari di periodi e testi insoliti ma appropriati possono (anzi) fare la differenza ed essere ben considerati da Google & Co. Cercate nelle vostre produzioni di “ispirarvi” sempre meno ai molti articoli che vedete in giro per il web.

Nel momento in cui volete scrivere un articolo o un contenuto in genere, si presume che siate mossi da motivazione, passione, competenza, conoscenza dei fatti. A dire il vero ad oggi, se mi dovessi sbilanciare, scriverei sicuramente un contenuto più articolato, magari introducendo degli elementi (argomenti) innovativi, che facciano gola ai miei lettori (destinatari) ed ai motori di ricerca. Siate specifici ma non troppo avidi di parole. Il contenuto originale può fare la differenza.

Allo stesso tempo però sarebbe inutile scrivere dei “papiri di inutilità”. Qualcuno diceva che le parole sono importanti: sì, oggi più che mai. Buona ispirazione a tutti.

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