cosa-faccio-cosa-non-faccio

Cosa Faccio e Cosa Non Faccio

Lunedì scorso mi trovavo a Roma, nella mia consueta riunione del lunedì nel mio network (BNI). Colazione di lavoro con i professionisti del mio gruppo, discorsi, confronti, spunti interessanti.

Poi, come ogni settimana, un professionista specifico ci presenta la propria attività in maniera approfondita. Paola si esibisce con slide e parole efficaci. Sul finire della sua presentazione (ottima senza dubbio) arriva la ciliegina sulla torta: una slide con su scritto “COSA NON FACCIO“. Semplicemente geniale!

Molto spesso al giorno d’oggi (forse per la paura di una crisi che ci dicono ancora forte, forse per una facile cultura del “meglio far di tutto, così si opera in molti campi”) incontriamo persone che si definiscono esperte in molti campi (li chiamavano tuttologi). Fermo restando che la fame di sapere e di formarsi in differenti campi è comunque un ottimo spunto, credo sia fondamentale per un professionista (o una società) specializzarsi in un settore.

Sì, anche i mercati e settori di impresa apparentemente spogli racchiudono molte sfumature e la richiesta di una formazione continua. Sì pensi al settore infinito di internet: quante micro (anzi, macro) aree racchiude al suo interno? Ma non solo: il settore pubblicitario, quello legale, i coach, ed altro ancora.

Dire “faccio tutto” equivale a dire “faccio zero, o giù di lì”. L’identificazione delle competenze aiuta il focus dei professionisti su specifici settori ed indirizza anche le risorse economiche in termini di formazione ed investimenti.

Tornando a Paola: dopo aver spiegato chiaramente cosa sa fare (e credetemi, lo sa fare benissimo), ha spiegato a tutti cosa non fa. Fondamentale: in questo modo ha valorizzato le sue specializzazioni. Lei è inconfondibile perché (dopo un focus sulle sue competenze) ha definito i campi di non operatività, quelli che potrebbero essere “confusi” con i propri ambiti di competenza.

Ogni professionista dovrebbe spiegare nel dettaglio cosa sa fare e cosa non fa (quindi con cosa non confondere le sue competenze). Grazie alla mia amica Paola, come al solito professionista illuminata e con idee di avanguardia: a proposito, scrivo articoli su LinkedIn anche perché proprio Paola (particolarmente esperta nella cura di questo business network) mi ha fatto scoprire numerose funzioni.